Le Storie Invisibili

La Corrente Oltre i Ponti (Bosnia ed Hezergovina)

Le Storie Invisibili sono narrazioni brevi che, partendo da fotografie reali, inventano le vite private dei personaggi, ambientandole in contesti storici e sociali autentici

Il ponte si riflette nell’acqua gelida della Neretva quando Adnan getta la rete con un gesto che suo nonno gli insegnò da bambino, prima che la guerra portasse via tutto. Lo sguardo sfiora l’acqua verde del fiume, centro immobile di una città ormai in continuo movimento.

“Oggi il fiume è avaro”, borbotta con la sigaretta in bocca a un turista giapponese che scatta foto col cellulare. Non capiscono, ma annuiscono ugualmente.

A due passi, su un ponte nuovo di cemento armato, passano veloci le ragazze del liceo musulmano. Hijab colorati, risate che galleggiano sopra il rumore delle macchine. Aida, la più piccola, si ferma un attimo. “Quel vecchio pesca qui da sempre”, dice alla compagna. “Mia madre dice che è una certezza, crede che finché ci sarà il fiume ci sarà anche lui”.

Adnan si distrae solamente per versarsi un bicchiere di rakija, silenzioso come i cani che gironzolano sulla spiaggia. Oggi come allora si isola nel suo mondo, quando al posto delle urla dei bambini si sentivano gli spari.

Ai tempi pescava con Marko, un ragazzo croato. Dal ’93 hanno smesso di parlarsi, e Marko da allora pesca sempre su una piccola barca. In quegli anni il ponte era sotto l’occhio dei cecchini, ma nessuno dei due perse mai la propria abitudine. Si doveva trovare un appiglio per restare a galla.
I conflitti però facevano marcire le radici, le anime venivano corrotte e gli sguardi smettevano di incrociarsi anche tra coloro che fino al giorno prima si sentivano fratelli.

Poco distante, intanto, urla con cadenza londinese si immergono tra le acque. A Mostar, ormai, è più facile che i giovani siano stranieri. In Bosnia, i giovani non ci sono quasi più. La metà di quelli rimasti pensa di andarsene, tantissimi lo hanno già fatto.

Tra le strade della città vecchia, bambini gitani coi capelli biondicci ruzzolano tra le persone, tra una risata e uno scherzo.
Accompagnata dal suono di una chitarra, la notte inizia pian piano a inghiottire la giornata. Le vie del mercato smettono di frullare, le luci si accendono sul ponte vecchio.
I turisti salgono e scendono come un arpeggio, tra una foto di gruppo e un selfie. I camini dei ristoranti sputano fumo, sfornano piatti al ritmo di una locomotiva.
Adnan decide che è l’ora di andare.

Con gesti automatici ripone la canna da pesca e con fare lento si dirige verso casa.
Tutte le sere, da quando è finita la guerra, fa la stessa strada che faceva da piccolo. Passa davanti alla moschea ricostruita e al nuovo centro commerciale croato, dove le vetrine luccicano di merce importata e riflettono i cartelli elettorali con facce severe che promettono “un futuro migliore”.
I passi vengono accompagnati da una sigaretta, una dopo l’altra, mentre percorre le strade della Mostar Ovest, la parte croata della città. L’aria è piena di odore di carne di maiale; un gruppo di ragazzi beve birra sui gradini della chiesa ortodossa.

Mostar è tutt’oggi una città spaccata in due. Il canyon della Neretva è un confine fisico ed etnico, che divide bosniaci musulmani e croati.
Ci sono due poste centrali, due sistemi educativi, due università, due fornitori d’acqua, due imprese comunali per la pulizia pubblica, due corpi di vigili del fuoco.
Il mormorio dei turisti copre come un tappeto le tensioni, la città vecchia luccica e abbaglia, sufficiente a non far vedere a chi non vuole vedere che poco dietro, nell’ombra, ci sono ancora ferite aperte.

Il fiume, intanto, continua a scorrere sotto il ponte.
Sotto di lui, invisibili, le pietre svolgono il loro lento lavoro. Levigano i cocci di guerra, trasformano le granate in ciottoli, i proiettili in sassolini.

Adnan si ferma a guardarlo ancora una volta prima di entrare in casa. Tutti i giorni si chiede quando i ponti ricostruiti non saranno solo quelli ottomani, ma anche quelli tra vecchi amici.

Read it in : English

Potrebbe interessarti anche:
More Similar Posts
Nessun risultato trovato.